SETTE ATTIVITÀ QUAOTIDIANE PER GARANTIRE IL BENESSERE FISICO E MENTALE

benessere fisico e mentale

Gli studi sulla capacità del cervello di cambiare e svilupparsi in risposta all’esperienza, indicano che una pratica regolare di determinate attività è in grado di attivare lo sviluppo di connessioni nervose e persino di nuovi neuroni.

Daniel J.Sigel e colleghi, hanno individuato un gruppo di sette attività finalizzate a stimolare la crescita e l’attivazione neuronale.

1. Il tempo dell’interiorità: un momento di riflessione interiore sulla natura della nostra vita mentale e delle nostre sensazioni corporee

Ciò ci consente di percepire emozioni, pensieri, ricordi e convinzioni, ma anche intenzioni, speranze e sogni, atteggiamenti e desideri.

Praticare regolarmente il “tempo dell’interiorità” stimola la crescita di numerose fibre nel cervello, in particolare quelle che contribuiscono alla capacità di regolare l’attenzione, le emozioni e il pensiero; siamo maggiormente presenti e più ricettivi rispetto a ciò che la vita ci propone ogni giorno.

Inoltre, il “tempo dell’interiorità” favorisce l’incremento di capacità interpersonali come empatia e compassione, pertanto anche le nostre relazioni possono migliorare!

2. Il tempo del sonno: concedersi almeno 7-8 ore di sonno

Oggigiorno fra schermi digitali e illuminazione elettrica, veniamo sommersi di stimoli che ci fanno restare svegli molto più a lungo rispetto a quelli che sarebbero i naturali ritmi di sonno e veglia.

Dormire il giusto quantitativo di ore è necessario per rendere possibili moltissime funzioni del nostro corpo e della nostra mente: lo sviluppo del cervello, il consolidamento di ciò che si è imparato durante il giorno, un sano funzionamento dell’insulina, del metabolismo e del sistema immunitario e la capacità di far fronte allo stress derivante dai problemi della vita quotidiana.

Senza una sufficiente quantità di sonno, ciascuno dei fondamentali processi cerebrali, fisiologici e mentali appena elencati, rischia di non funzionare adeguatamente.

Poche ore di sonno, inoltre, portano poca energia, malessere, facile irritazione e poca pazienza con gli altri. In poche parole rischiamo di diventare una spiacevole compagnia.

3. Il tempo della concentrazione: l’apprendimento combatte la noia e mantiene giovane il cervello

Il cervello si sviluppa anche quando focalizziamo l’attenzione in modo continuo senza frequenti distrazioni. Ciò favorisce il processo di apprendimento: senza attenzione, infatti, non potremmo incanalare l’energia necessaria per permettere alle informazioni di attivare i neuroni e favorire così la creazione di connessioni durature fra essi.

Il processo di consolidamento delle informazioni permette di creare cambiamenti strutturali nel cervello anche a lungo termine.

Tuttavia, nella quotidianità di oggi, si sta sviluppando sempre di più la tendenza a prestare attenzione a più cose contemporaneamente: studiare, chattare, rispondere al telefono ecc. Queste attività non fanno altro che interferire con le condizioni necessarie per far sì che si creino tracce di apprendimento resistenti per lunghi periodo.

Pertanto, quando è necessario memorizzare e apprendere nuove informazioni, è bene eliminare eventuali fonti di distrazioni, ricordandoci che il nostro cervello è programmato per fare una cosa alla volta.

Inoltre, non dimentichiamoci che lo studio e l’apprendimento mantengono il cervello giovane: per coloro che non partecipano a programmi di formazione continua come circoli di lettura, gruppi di discussione o altri corsi, potrebbero esserci potenziali problemi poiché il cervello smette di fare ciò per cui è stato programmato, ossia continuare ad imparare, svilupparsi e creare nuove connessioni.

Gli adulti che non partecipano ad attività che richiedono concentrazione potrebbero iniziare a sentirsi imprigionati nella routine, nella noia di una vita sempre uguale.

Il tempo della concentrazione ci ricorda che è importante aguzzare la mente e non smettere mai di aver voglia di imparare.

4. Il tempo dell’ozio: anche il cervello ha bisogno del suo “maggese”

Se è vero che il tempo della concentrazione è importante per favorire lo sviluppo delle connessioni sinaptiche, è altrettanto vero che, come il maggese per il terreno, anche il cervello ha bisogno di un tempo per rilassare la mente e rimettere in forma la materia grigia.

Il tempo dell’ozio è il tempo in cui non si ha niente in programma, nessuna scadenza da rispettare. In questo periodo di tempo il cervello ricarica le batterie e la mente viene intenzionalmente lasciata tranquilla. Il tempo dell’ozio è ben diverso dalla naturale distrazione, esso è un momento “intenzionalmente” riservato al rilassamento, in cui non abbiamo impegni in calendario e dobbiamo lasciare libera l’immaginazione.

5. Il tempo del gioco: spontaneità e divertimento

Il “tempo del gioco” chiede di partecipare, in modo divertente e coinvolgente, a un’esplorazione spontanea delle diverse dimensioni della vita. Esso è un momento essenziale per la salute e la felicità: spontaneità e divertimento sono un terreno fertile per la crescita cerebrale perché consentono al cervello di funzionare in modo originale e imprevedibile, favorendo lo sviluppo e il consolidamento di nuove connessioni.

Concedersi del tempo per giocare permette inoltre di vivere nuove emozioni, parlare, comportarsi e relazionarsi in modo nuovo, ci aiuta a sentirci liberi e accettati, qualunque cosa si riesca ad inventare.

6.Il tempo del movimento: muovere il corpo fa muovere il cervello

Muovere il corpo migliora la plasticità cerebrale: favorisce la memoria, lo sviluppo di connessioni sinaptiche e il loro rafforzamento. Inoltre favorisce il rilascio delle endorfine e migliora l’umore anche nelle persone inclini alla depressione.

7. Il tempo della relazione: diamo più significato alla nostra vita

Da numerosi studi emerge come le relazioni con gli altri possano dare più significato alla vita, favorire la salute e la felicità, renderci più saggi.

Il “tempo della relazione” significa prendersi un momento per stare con gli amici e la famiglia, meglio se di persona. Con il contatto diretto, infatti, è possibile cogliere diversi segnali verbali come le espressioni facciali, il tono di voce, la postura, la gestualità, la sincronizzazione e molto altro che favoriscono una migliore comprensione del messaggio e delle intenzioni altrui.

Molti di voi, al termine di questo articolo, si staranno dicendo che per fare tutto questo, ogni giorno, non c’è tempo. In risposta vi dico che non è necessario dedicare ad ognuna di queste cose molte ore del vostro tempo, a volte è sufficiente scambiare una battuta divertente con un collega per soddisfare “il tempo del gioco”, o ritagliarvi 15 minuti la sera per meditare e osservare la vostra vita interiore. Ricordate che il benessere fisico e psicologico passa attraverso piccole e costanti abitudini quotidiane.

Dott.ssa Elisabetta Boschini

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