PSICOMOTRICITA’: COS’E’ ?
Fin dai primi mesi di vita i bambini interagiscono con l’ambiente e le persone intorno a loro. Le competenze motorie, affettive, relazionali e di autoregolazione maturano così in base agli stimoli che il bambino riceve, alle sue abilità di base e all’interazione che sperimenta con l’ambiente. Come avviene questa interazione? Tramite la relazione, il movimento, il gioco e il proprio corpo.
La psicomotricità è una disciplina che sottolinea il valore di una visione globale e unitaria della persona e l’importanza che l’azione ha sullo sviluppo cognitivo, e viceversa. Tra una persona e l’ambiente che la circonda viene a crearsi uno stretto rapporto relazionale in cui ciascuno dei due poli ha la possibilità di modificare l’altro ed è solo in questa interazione continua e dinamica che una persona ha la possibilità di svilupparsi.
La psicomotricità è, quindi, un insieme di pratiche che uniscono il gioco e il movimento, offrendo una stimolazione globale che, in base alle caratteristiche di ciascun bambino, va a sostenere lo sviluppo integrato e armonico dell’area motoria (competenze grosso-motorie, di motricità fine e grafismo), dell’area percettiva, dell’area emotivo-relazionale-sociale e dell’area cognitiva.
CHI E’ IL TERAPISTA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITA’ DELL’ETA’ EVOLUTIVA ?
“Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (T.N.P.E.E.) è l’operatore sanitario che, in possesso della laurea abilitante, svolge, in collaborazione con l’equipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile ed in collaborazione con le altre discipline dell’area pediatrica, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuropsicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo.” (Decreto Ministeriale n. 56, 17 gennaio 1997,)
Il T.N.P.E.E., quindi, è un operatore sanitario dell’area della riabilitazione, che svolge interventi diretti alla prevenzione, alla valutazione e al trattamento dei soggetti in età evolutiva che presentano disturbi dello sviluppo, avendo come obiettivo primario la promozione di uno sviluppo equilibrato e armonico del bambino nella sua globalità.
Nell’ottica di un intervento integrato e globale il T.N.P.E.E. collabora strettamente non solo con i genitori, ma anche con chi si prende cura del bambino durante la sua quotidianità, con gli operatori scolastici e con gli altri operatori sanitari e le figure mediche referenti, al fine di individuare delle indicazioni di metodo e degli obiettivi di lavoro comuni e condivisi.
L’intervento specifico, unico nel suo genere, utilizza il gioco e l’attività ludica, secondo un approccio relazionale, come principali strumenti di lavoro, valorizzando il bambino come essere di globalità, che manifesta e realizza sé stesso attraverso la pienezza della propria azione (il gioco) nel mondo.
Quello del T.N.P.E.E. può essere quindi:
- Un intervento riabilitativo specifico, rivolto non tanto ai deficit, ma all’integrazione delle competenze emergenti, incluse quelle atipiche, al potenziamento delle capacità e alla valorizzazione delle potenzialità del singolo bambino.
- Un intervento educativo/preventivo, rivolto a qualsiasi bambino, a prescindere dalla presenza di difficoltà, disabilità, impacci, timidezza o insicurezza, poiché è attraverso il movimento ed il proprio corpo che il bambino si conosce e cresce nella sua globalità, integrando affetti, relazioni, comportamenti e capacità cognitive.