Insegnanti efficaci

Corso di aggiornamento Professionale sulla relazione interpersonale e sulla comunicazione

Descrizione del corso

Il corso Insegnanti Efficaci è la versione italiana di Teacher Effectiveness Training. Assieme ai corsi paralleli per genitori e per giovani esso si basa sul modello formativo dell’ Effectiveness Training International. ideato da Thomas Gordon, allievo di Carl Rogers, e diffuso in tutto il mondo dai suoi numerosi collaboratori.

Il corso Insegnanti Efficaci si prefigge di sviluppare o migliorare la sensibilità e le competenze necessarie per affrontare con successo i complessi e molteplici aspetti della vita scolastica. Esso unisce la psicologia umanistica di Carl Rogers con la riflessione pedagogica, la ricerca metodologica e le tecniche didattiche più avanzate, nella definizione di un modello di aggiornamento professionale capace di massimizzare e ottimizzare la qualità dell’esperienza scolastica e il tempo di lavoro effettivamente utile e significativo, riducendo al minimo il malessere delle persone.

A tal fine il corso valorizza la sensibilità e la tendenza formativa presente nelle persone e facilita l’acquisizione delle competenze necessarie per risolvere i numerosi e complessi problemi di relazione e di comunicazione che insorgono quotidianamente nel contesto della scuola.

Tali abilità, una volta acquisite, facilitano realmente la soluzione dei problemi e progressivamente contribuiscono alla creazione di un clima di lavoro salutare, soddisfacente e produttivo per l’intera comunità scolastica. Un ulteriore vantaggio è nella possibilità di trasferire tali capacità relazionali in altri contesti come la famiglia, il lavoro, le amicizie.

Ciò che distingue questo corso da numerose altre proposte formative è il suo obiettivo di unire il pregio della sistematicità e compiutezza a quello della relativa brevità del tempo di aggiornamento, il tutto a costi facilmente accessibili.

Caratteristiche

E necessario innanzitutto precisare che quello che viene qui presentato, diversamente dalla utilizzazione parziale che ne è stata fatta finora in Italia, è il programma originale e completo così come è stato elaborato da Thomas Gordon e come viene attualmente diffuso e applicato in altre nazioni.
Il corso è tenuto esclusivamente da persone formate e autorizzate da Effectiveness Training Inc.. In Italia tali persone sono certificate dall’Istituto dell’Approccio Centrato sulla Persona (IACP) che ha l’esclusiva del metodo.

Insegnanti Efficaci è un corso breve (durata minima di 24 ore) di aggiornamento organico e integrato, che ha per destinatari docenti, animatori e educatori, e chiunque debba esercitare nel suo ambito attività di insegnamento.

Questo corso è forse il programma di maggior successo che sia mai stato indirizzato agli insegnanti allo scopo di migliorare la conduzione della classe, il controllo della disciplina e la capacità di comunicazione interpersonale, di risolvere i conflitti e incrementare la consapevolezza nel campo dei valori e delle scelte.
Dal suo inizio ad oggi si sono formati in questo metodo oltre un milione di insegnanti e formatori di oltre trenta paesi del mondo.

Il Teacher Effectiveness Training, realizzato da Gordon nel 1966, si basa sul pensiero e sulla prassi educativa di Carl Rogers e integra l’approccio umanistico con tecniche didattiche avanzate. Esso è strutturato in modo da proporre contemporaneamente e in maniera integrata il livello della teoria e quello della esperienza ed ha pertanto una valenza cognitivo-esperienziale.

Esso deriva da numerose e qualificate esperienze di ricerca pedagogica, e si compone di una serie di metodi che i partecipanti possono apprendere e applicare nel loro lavoro come nella loro vita.

E’ opportuno sottolineare che, al di là dei metodi e delle tecniche, è di fondamentale importanza che i partecipanti comprendano e condividano i principi concettuali a cui essi si ispirano: una filosofia decisamente democratica, centrata sul rispetto delle persone, e basata sulla convinzione che in caso di conflitto non è giusto che a vincere sia solo una delle due parti in causa (ad esempio: l’adulto o l’adolescente). Una soluzione produttiva viene raggiunta solo quando entrambi si sentono vincenti perché hanno veramente collaborato nella comprensione del problema e nella ricerca delle soluzioni, un clima di autentica condivisione del potere e della responsabilità.

Obiettivi

Obiettivi generali

Lo scopo principale del corso Insegnanti Efficaci è quello di sviluppare e affinare la competenza relazionale degli insegnanti di ogni ordine e grado. Vuole formare “insegnanti efficaci” nella comunicazione educativa, intendendo per efficacia la capacità di esercitare una effettiva, concreta influenza sugli allievi senza far ricorso all’uso del potere.

Più in particolare lo scopo di questo corso è quello di incrementare la qualità e la quantità di tempo dedicato nella scuola al processo di insegnamento/apprendimento facendo risparmiare a insegnanti, allievi e responsabili della scuola tempo ed energie facilmente dispersi per far fronte ai problemi e ai conflitti presenti nelle classi e nella scuola.

insegnanti efficaci

Obiettivi specifici

Gli obiettivi del corso possono essere chiaramente compresi se si fa riferimento alle seguenti competenze relazionali che i partecipanti hanno l’opportunità di apprendere, e che costituiscono di fatto il contenuto del corso:

  1. Osservare e descrivere oggettivamente il comportamento, proprio e degli altri, evitando l’uso di etichette, valutazioni e giudizi personali fuorvianti.
  2. Identificare le aree problematiche ed apprendere ad attribuire correttamente, in situazioni conflittuali, la competenza dei problemi a noi o agli altri al fine di individuare una via di soluzione.
  3. Apprendere nuove e più efficaci modalità di ascolto e comprensione empatica al fine di avviare in modo utile una relazione di aiuto.
  4. Confrontarsi positivamente e produttivamente con gli altri, specialmente nelle situazioni in cui gli altri hanno comportamenti per noi “inaccettabili”, esprimendo in modo chiaro e congruente fatti, pensieri e sentimenti.
  5. Esprimere liberamente le proprie emozioni e le proprie opinioni senza ferire o ingannare l’
  6. Saper integrare le capacità di ascolto e di confronto precedentemente apprese.
  7. Apprendere come e quando impiegare metodi “democratici” nella risoluzione dei conflitti, al fine di individuare soluzioni comuni che rispondano ai bisogni di tutte le parti in causa.
  8. Offrire opzioni efficaci a risolvere le collisioni di valori.
  9. Struttura del corso

Il Corso è di­viso in otto moduli:

1° modulo

  • Presentazione del corso e degli obiettivi.
  • Analisi delle aspettative e dei bisogni dei partecipanti.
  • Definizione del comportamento. Comportamenti dell’
  • Come capire il comportamento delle persone.
  • Il rettangolo del comportamento.
  • Come riconoscere, affrontare e risolvere i problemi.
  • Di chi è il problema?

2° modulo

  • Come prestare ascolto e attenzione all’
  • Le barriere alla comunicazione.
  • La teoria della comunicazione.

3° modulo

  • Le caratteristiche di una relazione di aiuto.
  • L’ascolto passivo.
  • L’ascolto attivo.
  • L’

4° modulo

  • Come ottenere ascolto e attenzione dagli altri.
  • I messaggi in prima persona.
  • Il confronto e l’assertività.
  • Genuinità e empatia.

5° modulo

  • Come trattare la resistenza al cambiamento.
  • La teoria dell’iceberg: cosa c’è sotto l’ira?
  • La teoria dei bisogni di Maslow.
  • Il cambio di marcia.

6° modulo

  • Come risolvere gli inevitabili conflitti in modo che tutte le parti in causa si sentano rispettate.
  • Conflitti su bisogni concreti e collisioni di valori.
  • Stili di risoluzione dei conflitti.
  • Come lavorare efficacemente in team.

7° modulo

  • Uso del potere.
  • Metodi I e II: aspetti positivi e aspetti negativi.
  • Come rendere produttiva la conflittualità.
  • Il metodo III.

8° modulo

  • Come promuovere l’autocontrollo e l’
  • Come modificare l’ambiente scolastico.
  • Come trattare le collisioni di valori.
  • Le opzioni ad alto e a basso rischio per la relazione.

Metodologia

Il corso Insegnanti Efficaci si ispira ai modi di essere” e agli atteggiamenti facilitanti” di Carl Rogers e si presenta come un corso strutturato, con sequenze temporali precise e ricco di materiale didattico. Attua una forma di apprendimento attiva e impegna i partecipanti nella diretta esperienza dei concetti e delle abilità insegnate. Facilita la condivisione di esperienze e l’espressione di idee, dubbi e problemi.

Il processo di apprendimento si svolge lungo un cammino articolato in quattro momenti essenziali:

Strutturare le varie attività: si tratta di una breve presentazione dei contenuti e degli obiettivi di ogni modulo, con l’uso di sussidi audiovisivi.

Interessare i partecipanti con l’uso di role play, di ricordo guidato di importanti esperienze, di riflessioni scritte, di esercizi, di casi esemplari, di laboratori esperienziali effettuati in coppie, triadi, piccoli gruppi.

Discutere quanto appreso condividendo in piccoli e grandi gruppi le intuizioni e le nuove tecniche apprese.

Applicare quanto imparato e sperimentato nelle proprie attività personali e professionali, esercitandosi con il personale della propria scuola, in famiglia ecc. e cominciando a pianificare l’uso costante delle abilità apprese nel proprio lavoro.

Materiale didattico

I partecipanti utilizzeranno un quaderno di lavoro (workbook) appositamente predisposto. Alla fine del corso ogni partecipante riceverà un certificato di partecipazione.

Organizzazione

Il corso ha una durata di 24 ore suddivise in 8 incontri di 3 ore ciascuno oppure in 4 incontri di 6 ore ciascuno. Soluzioni differenti possono essere concordate.

Formatore

Il corso sarà tenuto dalla Dott.ssa Simona Volpi Psicologa – Psicoterapeuta individuale e di gruppo dell’Approccio Centrato sulla Persona – Formatrice Gordon.

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libri

Negli ultimi anni sempre più studi hanno sottolineato la cruciale importanza di leggere ai bambini fin da piccolissimi per sostenere il loro sviluppo cognitivo linguistico, attentivo ed emotivo.

Lo stile di lettura che maggiormente sostiene questa abilità è la lettura dialogica, dove si crea una vera e propria conversazione tra il genitore e il bambino, il quale diviene un conversatore attivo anche grazie ai quesiti e alle domande poste dal caregiver.

Oggi vorremmo quindi rendervi partecipi di un bellissimo progetto svolto presso l’asilo nido Paglia e Fieno di Zanica, il quale ha coinvolto i genitori di una decina di bambini tra i 18 e i 36 mesi.

Durante le quattro serate, svolte dalla logopedista Alice Bellini dalla psicoterapeuta Elisabetta Boschini, è stato approfondito e analizzato il tema della lettura di libri, dando inoltre notevole spazio ai quesiti e al confronto tra i genitori partecipanti.

Il progetto è stato svolto adattando il programma “Oltre il libro”.

Primo incontro- Come leggere e utilizzare i libri

Durante la serata sono stati illustrati ai genitori i benefici della lettura precoce e sono state mostrate differenti tipologie di libri, invitando i partecipanti a elencare sia i lati positivi che quelli negativi di ogni tipologia:

  • Libri sensoriali: con tessuti, luci e suoni. Perfetti per attirare il bambino e coinvolgerlo nelle prime letture visto che richiedono brevi tempi attentivi e riescono a coinvolgere molto il lettore. Tuttavia non avendo una trama, i libri sensoriali potrebbero annoiare alcuni bambini.
  • Libri con singole immagini: perfetti in linea generale per i bambini dai 12 ai 18 mesi. Questi libri si riferiscono spesso a specifici argomenti che sono familiari al bambino e presentano, per ogni pagina, un’immagine chiara e colorata, a volte con finestrelle. Il vantaggio di questi libri è la chiarezza, le singole immagini semplici e il fatto che non bisogna per forza seguire un ordine prestabilito o terminarli. Per contro possono anch’essi risultare ipostimolanti e ripetitivi per alcuni bambini.
  • Libri descrittivi: consigliati dai 12 ai 24 mesi, sono libri che descrivono routine quotidiane e conosciute dal bambino, come l’andare al bagno, il vestirsi, ecc. Le immagini del libro descrivono la sequenza di azioni previste e spesso ogni pagina del libro illustra un’azione con alcune parole o brevi frasi per descriverla.
    Questi libri sono molto importanti perché si riferiscono a eventi familiari per il bambino e possono essere quindi utilizzati per espandere il suo vocabolario, ma anche per sviluppare connessioni tra le esperienze che vive nel quotidiano e le esperienze descritte nel libro. Per contro possono risultare ripetitivi poiché non vi è una vera storia ma un insieme di azioni, non fanno inoltre riferimento a emozioni e spesso il lessico è semplice e quotidiano.
  • Libri con storie: tra i 2 e i 4 anni molti bambini iniziano ad apprezzare e richiedere la lettura di storie, le quali prevedono un inizio, uno svolgimento e una fine. All’inizio di una storia viene presentato il protagonista con un problema che lo affligge e che, per risolverlo, attua diversi tentativi finché giunge alla soluzione.
    Questi libri hanno innumerevoli vantaggi: trattano molto spesso le emozioni, aiutano i bambini a sviluppare la conoscenza del mondo e il vocabolario e favoriscono la comprensione delle azioni e intenzioni altrui. Per contro possono sembrare complessi, permettono raramente di saltare pagine e richiedono tempi attentivi adeguati.
  • Libri senza parole: libri senza il brano scritto, i quali raccontano una vicenda solo attraverso le immagini. La storia è quindi inventata dall’adulto che osserva le figure insieme al bambino e che quindi può creare storie differenti, coinvolgenti e adatte allo sviluppo linguistico del bambino in quel momento. Per contro sicuramente è un libro che spaventa molti genitori e che bisogna conoscere prima di iniziare a “leggere”.

Sono state poi fornite le prime strategie per attuare una lettura dialogica con il proprio figlio:

  • permettere al bambino di manipolare i libri, per iniziare a conoscerli ed interessarsi ad essi. Con il tempo il bambino imparerà a tenere il libro nel modo giusto, a girare le pagine una dopo l’altra, a osservare tutte le immagini presenti e a indicarle;
  • mettersi fianco a fianco affinché il bambino possa guardare negli occhi l’interlocutore, osservare le espressioni facciali, ecc.;
  • iniziare gradualmente a leggere tutti i giorni, aumentando man mano il tempo dedicato alla lettura;
  • descrivere le immagini e poi aggiungere gli altri elementi, facendo riferimento dove possibile alle passate esperienze del bambino;
  • modificare la prosodia durante la lettura e fare pause di almeno 5 sec. al termine di una domanda o della descrizione di una pagina, per permettere al bambino di intraprendere il turno comunicativo;
  • seguire l’interesse del bambino: comprendere gli interessi del bambino in quel momento e, in base a quali, calibrare l’input linguistico;
  • imitare gesti e suoni fatti dal bambino e infine espanderli, per attirare la sua attenzione ed entrare in relazione con lui;
  • utilizzare oggetti e pupazzetti rappresentanti i personaggi dei libri.

Secondo incontro- Conversare utilizzando i libri

Durante il secondo incontro sono state affrontate le strategie per permettere di creare degli scambi comunicativi arricchenti partendo dai libri, ponendo due differenti tipi di domande:

  • Domande a scelta: facilitanti per il bambino poiché nella domanda sono già insite le due possibili risposte che il bambino potrà dare (Vuoi il latte o il succo?).  Queste domande sono appropriate per i bambini che iniziano a produrre le prime parole per permetter loro di utilizzarle in contesti comunicativi e motivanti;
  • Domande aperte: prevedono risposte più ampie e complesse, da calibrare in base alle abilità del bambino (es. Dove? Quando?);

L’importante è fornire al bambino l’opportunità di fare pratica con il linguaggio, in conversazioni adatte al suo sviluppo cognitivo-linguistico: il genitore deve quindi porre domande semplici e focalizzate sull’interesse del bambino, aspettare 5 secondi e nel caso rispondere e continuare la lettura della storia.

Terzo incontro- L’espansione e la generalizzazione

Abbiamo approfondito la strategia principe per l’ampliamento della struttura frasale del bambino: l’espansione. L’espansione prevede che l’adulto ripeta la frase prodotta dal bambino, completandola e aggiungendo nuove informazioni, modellando così il linguaggio del figlio.

  • Es. se il bambino dice “Mamma magia pollo”, il genitore ripeterà “sì, hai ragione, la mamma mangia il pollo, con la forchetta, che buono!”

Le strategie apprese durante la lettura del libro devono esser applicate nella vita quotidiana e, per aiutare i genitori, sono state proposte varie strategie, che abbiamo già illustrato qui.

Ad esempio comunicare faccia-a-faccia, centrarsi sul bambino e seguire l’interesse del bambino e fare frequenti pause per favorire la presa del turno conversazionale.  

Quarto incontro – Il gioco e le Nuove Tecnologie

Durante l’ultimo incontro sono state illustrate le nuove tecnologie e l’importanza che ricoprono per i bambini nati digitali, focalizzandosi soprattutto sui libri elettronici, i quali prevedono una voce narrante che racconta la storia, voci diverse dei singoli personaggi, animazioni, effetti sonori e musica e sulle applicazioni per creare delle storie partendo da delle foto di una giornata speciale del bambino.

Ovviamente bisogna tener conto anche dei rischi dell’utilizzo eccessivo di questi device, illustrati nell’articolo del Dottor Bonacina, ma il giusto equilibrio è sempre la strada corretta da percorrere.

Logopedista Alice Bellini

corso genitori efficaci

“Tutti i genitori avrebbero bisogno di essere aiutati nel loro difficile mestiere”.
T. Gordon

I genitori sono spesso alla ricerca di consigli pratici su come educare i figli. È evidente che hanno bisogno di conoscere e acquisire specifiche abilità pratiche e metodi efficaci, e non concetti generici come “rispettare il bambino”, “essere autorevoli”, “amarlo in modo incondizionato”, “comprendere i suoi bisogni”, “accoglierlo nelle difficoltà”.

Genitori Efficaci è un corso sulla relazione interpersonale e la comunicazione in famiglia.
As­sieme ai corsi pa­ral­leli (Persone Efficaci e Insegnanti Efficaci), questo corso si basa sul mo­dello dif­fuso in tutto il mondo, pensato e proposto da Tho­mas Gor­don, psicologo americano dell’Approccio Centrato sulla Persona.

Il corso Genitori Efficaci si prefigge di insegnare ai genitori abilità e metodi pratici da utilizzare autonomamente in famiglia.

Un metodo per aiutare i genitori a diventare più efficaci nell’educare i figli

La proposta si pre­figge di svi­lup­pare, o perfezionare, le com­pe­tenze ne­ces­sa­rie per af­fron­tare nel modo migliore i numerosi e complicati aspetti della vita fa­mi­liare e della relazione tra ge­ni­tori e fi­gli: lo stile edu­ca­tivo, la collaborazione nella soluzione dei problemi quotidiani sono metodi pratici per definire le regole di comportamento con uno stile comunicativo efficace.

Il modello è ca­pace di migliorare la qua­lità della re­la­zione, con­tri­buendo a ri­durre il ma­les­sere de­ter­mi­nato da pro­blemi di re­la­zione e comunicazione. È triste pensare che il rapporto potenzialmente più intimo e soddisfacente della vita sia pieno di amarezza e risentimento.

Il Metodo Gordon offre abilità pratiche e indicazioni su quando e perché utilizzarle.

Per essere Genitori Efficaci non è necessario fingere accettazione verso un comportamento che non si tollera, non è necessario assumere lo stesso atteggiamento del coniuge nei confronti dei figli, ma occorre essere se stessi in modo autentico. Facile, no?

In particolare, con il corso sarà possibile imparare:

  • ascoltare i figli per farli sentire compresi: apprendere l’ascolto empatico, aiutare i figli quando hanno dei problemi, evitare le barriere della comunicazione;
  • parlare in modo da farsi ascoltare: confrontarsi con un comportamento inaccettabile dell’altro, gestire la resistenza al cambiamento, esprimere i propri sentimenti e bisogni;
  • gestire i conflitti di bisogni: favorire la discussione e l’interazione in modo che tutte le parti in causa si sentano rispettate; evitare le conseguenze negative dell’essere permissivi o autoritari;
  • accogliere le divergenze di valori: aprirsi alle differenze di valori, comprendere le collisioni, trattarle con opzioni a basso rischio per la relazione.

Le competenze apprese durante il corso permettono di creare un clima familiare sereno e collaborativo, diminuendo la possibilità che i figli sviluppino comportamenti a rischio o autolesivi, fuggano dalle responsabilità scolastiche o familiari e non rispettino tradizioni e ideali proposti.

Il corso Genitori Efficaci è suggerito anche per i tutti i professionisti che lavorano con i bambini o ragazzi in ambito scolastico, educativo, socio-sanitario.

Corso genitori efficaci a Bergamo.

Genitori Efficaci: un corso per migliorare la comunicazione e i rapporti in famiglia

Perché scegliere questo corso? Perché quotidianamente  sperimentiamo con la nostra esperienza che i metodi vecchi, utilizzati in passato dai nostri genitori, nonni e bisnonni, non funzionano ed è possibile apprendere strumenti utili, fruibili ed efficaci per migliorare in modo decisivo i rapporti in famiglia. inoltre, que­sto corso si distingue da nu­me­rose al­tre pro­po­ste per il pre­gio dell’organizzazione strutturata, il coinvolgimento dei partecipanti, il tutto a co­sti fa­cil­mente accessibili.

Se sei incuriosito e ti piacerebbe avere altre informazioni ti aspetto alla serata di presentazione martedì 11 febbraio ore 20.30 presso lo Studio La Trottola.

Dott.ssa Simona Volpi -Psicologa – Psicoterapeuta – Formatrice Gordon

massaggio infantile - bambino

In un articolo precedente abbiamo parlato del massaggio infantile insieme a Marco, il nostro insegnante certificato AIMI. Oggi vogliamo però fare un approfondimento focalizzandoci sui benefici che il massaggio porta sia al bambino che a mamma e papà.

Massaggio infantile! Tutti i benefici.

I benefici che il massaggio infantile può portare sono numerosi, alcuni di questi sono stati osservati e dimostrati da studi scientifici altri, invece, sono stati osservati in primis dai genitori e poi da noi insegnanti certificati.

Partiamo quindi dall’osservare insieme quali sono questi benefici, suddividendoli in quattro categorie principali:

L’interazione

Il momento e il tempo che dedichiamo al massaggio con il nostro bambino è un tempo di qualità privilegiato ed esclusivo, in cui è possibile stabilire una comunicazione intima e una profonda empatia.

Questo magico ponte relazionale (tra bambino e genitori) viene a crearsi concretamente non soltanto tramite il contatto fisico, ma anche attraverso l’uso di tutti gli altri organi sensoriali: il bambino può osservare e conoscere il genitore da vicino, può ascoltare la sua voce,, può sentire il profumo e l’odore del suo papà e della sua mamma e, allo stesso modo, conoscere il gusto della loro pelle.

Con il massaggio infantile si apprende, quindi, quello che viene chiamato il nurturing touch, il “tocco che nutre”. Una modalità di contatto che favorisce precocemente un rinforzamento del bonding, ovvero quel forte attaccamento che lega i genitori al proprio figlio.

Il tempo dedicato al massaggio permette inoltre una stimolazione dello sviluppo del linguaggio promuovendo una comunicazione sia di tipo verbale che non verbale nel bambino, nonché una maggiore conoscenza e familiarità a questi segnali comunicativi per il genitore.

La stimolazione

Che cosa possiamo stimolare tramite il massaggio infantile?
Questa è sicuramente una domanda molto studiata in ambito scientifico dai ricercatori medico-sanitari. Infatti è stato dimostrato che il massaggio, che passa tramite un contatto di pelle, può rappresentare un’enorme possibilità di stimolazione per tutti gli organi di senso.

Vediamoli allora nello specifico:

Innanzitutto il massaggio favorisce uno sviluppo fisiologico del sistema nervoso accelerando i tempi di crescita della guaina mielinica, il cui scopo è quello di velocizzare la propagazione del segnale elettrico, migliorando così le connessioni neuronali.

Il massaggio rafforza le difese immunitarie stimolando e promuovendo la produzione di anticorpi. Il calore inoltre generato dal contatto della pelle, migliora la circolazione periferica creando un effetto di vasodilatazione e favorendo l’eliminazione delle tossine, stimolando sia l’apparato circolatorio sia l’apparato linfatico.

L’aspetto meccanico del massaggio va ad agire profondamente sulla muscolatura corporea, tonificandola e rilassandola, favorendo un corretto sviluppo fisico e promuovendo una maggiore percezione e conoscenza del sé corporeo. Questo attività favorisce la crescita e lo sviluppo muscolare, generando una miglior coordinazione ed equilibrio.
Ma non solo perché il massaggio al muscolo, praticato in zone specifiche, contribuisce a migliorare la funzione respiratoria e a tonificare maggiormente l’intestino.

Infine il massaggio infantile contribuisce a creare uno stato di generale benessere psicofisico generato dall’abbassamento dell’ormone dello stress e dall’aumento di ossitocina e prolattina (ormoni alla base del legame del bambino con i suoi genitori).

Quali sono i benefici del massaggio infantile? Scopriamoli assieme.

Il sollievo

Questa può essere un’esperienza di cui anche noi adulti ne abbiamo sperimentato gli effetti: quando ci sentiamo le spalle tutte tese e contratte, quante volte ci capita di ritrovarci a massaggiarcele da soli per cercare di alleviare la tensione e il fastidio che ci provocano?

Il massaggio infantile porta lo stesso effetto benefico di sollievo al bambino! Motivo per cui massaggiarlo dolcemente o tonicamente può dargli solo che benessere in caso di gas, coliche e crampi intestinali, così come alleviare, più o meno intensamente, i dolori della crescita, o tensioni muscolari, fastidi e dolori dati dalla dentizione o dall’eccessiva presenza di muco.

Tutto ciò favorisce sempre il raggiungimento di uno stato di maggiore benessere psicofisico.

Il rilassamento

Come succede a noi adulti, così capita anche ai nostri bambini: la sensazione di profondo rilassamento e benessere che ci pervade per diverso tempo dopo aver ricevuto un massaggio.

Il massaggio infantile può essere utile per calmare il vostro bambino quando si ritrova nervoso e agitato. In particolare la sera poiché favorisce un sereno addormentamento e un fisiologico ritmo del sonno, rallentando il ritmo cardiaco e la frequenza respiratoria.

Ecco allora che il massaggio diventa un significativo strumento per aiutare il bambino ad interiorizzare e regolarizzare i propri stati comportamentali, affrontando così tutti gli stimoli quotidiani più serenamente e, soprattutto, favorendo una propria autoregolazione.

Il massaggio normalizzando il tono muscolare consente ai bambini di essere meno ipersensibili agli stimoli ambientali, aiutandoli a ridurre la loro iperattività motoria. Inoltre come già anticipato prima un momento di massaggio promuove una riduzione degli ormoni dello stress e un aumento degli ormoni anti-stress, gli ormoni del benessere e del piacere.

Quelli che abbiamo appena osservato sono alcuni dei benefici che il massaggio infantile può promuovere per il nostro bambino, ma il massaggio viene fatto sempre in due e anche il genitore può sperimentare molti benefici, vediamoli insieme.

I benefici per i genitori durante il massaggio infantile

Il momento del massaggio è un momento personale.

Il genitore sceglie e decide, con il suo bambino, qual è il momento più opportuno per vivere insieme questa loro vicinanza tramite il contatto. Si prende quindi del tempo per sé per poter stare insieme al proprio bambino, rilassandosi e, allo stesso tempo, condividendo insieme risate, sguardi, carezze, dialoghi: è un momento solo per loro due.

Praticando il massaggio con costanza il genitore sarà in grado di assumere un atteggiamento di ascolto adeguato nei confronti del proprio bambino, pronto ad accogliere e a saper leggere sempre di più tutti quei segnali che il proprio bambino gli rivolgerà.

Il genitore acquisirà così più fiducia in se stesso e nelle proprie capacità, sentendosi più competente e meno teso nel rapporto col proprio figlio perché saprà di essere in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni manifestati.

In un rapporto a due se uno dei due soggetti è rilassato trasmetterà serenità anche all’altro, tramite il corso di massaggio infantile guidato da un insegnante certificato, il genitore imparerà a rilassare se stesso prima di andare a massaggiare il proprio bambino proprio per stimolare questo principio di azione e reazione, rasserenandolo e rilassandolo.

Si parla quindi, sia per il bambino sia per il genitore, di benessere psicofisico creato tramite un momento di contatto, stato di benessere che per la mamma favorisce anche la produzione di latte, aiutando inoltre nella prevenzione della depressione post-parto.

Massaggio infantile e i genitori.

Pensando al massaggio infantile, la prima immagine che quasi tutti rievochiamo nella nostra mente è una mamma che massaggia il suo bambino, in realtà però non possiamo assolutamente dimenticarci della figura importantissima del papà e l’importanza che egli assume, sia per il suo rapporto con la moglie, sia per il suo rapporto con il proprio bambino.

In una società in cui quando nasce un bambino la mamma nei primi mesi sembra investire un ruolo totalizzante nell’accudimento e nella relazione con il proprio bambino, un papà in grado di essere presenza certa e competente assume un ruolo importante e significativo tanto quanto quello della mamma, senza perdere nulla del suo essere uomo e senza dimenticare l’enorme supporto che la sua presenza incidente avrebbe nei confronti di sua moglie.

I papà di oggi hanno un interesse sempre più attivo verso la cura dei propri figli, ma incontrano spesso dei problemi logistici. Infatti il loro tempo col bambino potrebbe essere limitato alle ore serali o ai fine settimana e quasi sicuramente potrebbero essere stanchi dopo un’intera giornata di lavoro, ma con lui anche il bambino e la mamma che sono stati tutto il giorno insieme. Ecco allora l’importanza che ha nel rapporto di coppia e nel coinvolgimento paterno con i figli la figura di un papà proattivo, competente, sensibile e presente. 

I papà quindi sono sempre i benvenuti all’interno dei corsi di massaggio infantile, sicuramente all’inizio dovranno ricevere un aiuto e un incoraggiamento particolare, ma tutti sono in grado di imparare a passeggiare, cullare, cantare, ballare, nutrire, cambiare il pannolino, fare il bagnetto, raccontare fiabe e massaggiare i loro bambini!

Potete trovarmi presso il Centro La Trottola.

Per maggiori informazioni scrivete una email a centrolatrottola@gmail.com o visitate la nostra pagina Facebook “La Trottola – Centro per l’Età Evolutiva”.

Dottor Marco Bonacina – Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Terapista DIR Floortime, Insegnante Certificato A.I.M.I., IBFF® Official Instructor